Aspettavo questo servizio da tantissimo tempo ma Venezia,capricciosa e dispettosa,mi ha accolta con una pioggia fitta fitta che non mi ha lasciata un secondo. Mi sono arrabbiata,intristita e ho pensato un sacco di parole mica belle. Poi,zuppa come il gatto Barilla,ho cominciato a camminarla,annusarla,riscoprirla. E mi sono innamorata di nuovo. Mi piace pensare che la pioggia non sia stata un caso: voleva in qualche modo ricordarmi che anche quando sembra che siano ostacoli o intoppi, poi si apre sempre una porticina che indica una nuova strada, una luce che davvero non va mai via, come nella canzone degli Smiths che canticchiavo mentre scattavo e che ho pensato di condividere con voi. Per giorni, prima di arrivare, ho pensato e ripensato a quale fosse il percorso migliore per delle foto di coppia a Venezia, per poi accorgermi che il mio ha in realtà un nome preciso:”a caso”. sottotitolo: “senza meta”.Venezia, labirintica ma piccina, insegna a lasciare che sia la strada a trovarti e non il contrario. Ignorate cartelli,indicazioni e grandi piazze e semplicemente perdetevi.Alla fine vi accorgerete che in tutto questo smarrirsi , vi sarete in realtá ritrovati. Tornerò molto presto Venezia mia: abbiamo un conto in sospeso, piccola,umida Magia.
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