“Ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci”
dal libro “L’eleganza del riccio” di Muriel Barbery
Succede spesso uno strano fatto: che le persone si fermino all’apparenza, al guscio, al contorno, identificandoci nella prima caratteristica di noi che balza ai loro occhi o alla caratteristica che più vorrebbero avere e non hanno. Diventiamo “quella persona così sicura”, “ quella persona così introversa”, “quella persona così strana” “quella ragazza che si piace tanto” e così su su dicendo.
Succede spesso che questa cosa mi faccia sentire impotente e rabbiosa: io non sono solo questo, come mai non te ne accorgi? Possibile che tu sia così abituato a non andare oltre da non voler vedere che io sono sicura, strana, introversa ed un sacco di altre cose?
Oggi non è uno di quei giorni però. Ho ripescato un libro letto tempo fa che troverete citato all’inizio di queste poche righe ed ho riflettuto un pochino, silenziosa e con qualche biscotto in aiuto. Veramente vogliamo che tutti capiscano come siamo oltre i nostri aculei o è forse privilegio di pochi arrivare a Noi per come siamo davvero? Certo una parte di colpa, se così vogliamo chiamarla è nostra: come i ricci se spaventati tirano fuori i loro aculei pungenti, così facciamo noi con le nostre caratteristiche più “forti” per paura magari di mostrare le più dolci debolezze e sentirci giudicati.
Il vero problema è che capire le persone è esercizio faticoso e limitarsi a ciò che decidono di mostrare è spesso la scelta più semplice e meno impegnativa. Domani forse sarò di nuovo arrabbiata ma oggi mi crogiolo nelle mie debolezze e penso che, dopotutto, non mi dispiace affatto l’idea che solo alcune persone siano in grado di andare oltre. Chiamiamola sensibilità, chiamiamola eleganza del riccio..poco importa il nome che le daremo: la verità è che siamo Preziosi, imperfetti e pieni di aculei e le poche persone che sapranno comprenderci, sfidando quelle piccole puntine acuminate, saranno per noi una vera e propria Magia. A voi e a me auguro di non fermarvi mai alle apparenze, di non smettere mai di capire i “perché” e di correre come Alice dietro al Bianconiglio in cerca di nuovi sentieri: più nascosti saranno e più sapranno indicarvi la strada della Meraviglia.
Il giorno in cui ho scattato questa foto lo ricordo molto bene: non è stato un giorno felice, affatto. Quello che rappresenta per me è (!) molto più di cosa sembra e dovevo avere tutto questo già in testa quando l’ho scattato…solo che forse ancora non ero in grado di trovare l’inizio del filo. Vederlo pubblicato su Lookslikefilm mi fa sentire felice al quadrato, come se fossi riuscita a tirare fuori qualcosa che non sapevo raccontare a parole.
Ve l’ho mai detto il perché di tutti questi autoritratti? Magari un giorno, con calma, lo farò. Ma so per certo che qualcuno già Sa, senza che io dica nemmeno una parola.
http://www.lookslikefilm.com/blog/2017/4/21/daily-update-april-21st
